NON DIMENTICO DEL TEMPO CHE VERRÀ
Testi di Azzolino Chiappini, Angelo Franco Aschei
Edito da: Facoltà di Teologia di Lugano
Curatore: Salvatore Bellopede
Quest’anno la mostra della facoltà di teologia dedicata all’arte sacra parte con l’inizio del semestre estivo. L’occasione è data dal soggetto della mostra virgola che è prevalentemente ispirato all’evento della risurrezione. Per questo motivo ci è sembrato opportuno posticipare la Pasqua quanto prima avveniva in autunno. Ospite di quest’anno è il pittore Bruno bordoli virgola che ci conduce attraverso le tappe fondamentali della vita terrena di Gesù: l’attività, crocefissione, pietà/ deposizione e risurrezione. Il percorso comincia con la morte del messia, momento doloroso e fondamentale per la cristianità, e si sviluppa per 33 dipinti, pari agli anni vissuti da Gesù. Anche se nel suo atelier e possibile individuare, fra le tele e i disegni appesi alle pareti e agli scaffali, crocifissi materiali eterogenei l’argomento religioso non è centrale nella produzione di Bordoli. Costante è stata negli anni passati la sua presenza in Ticino a partire dal 1975, ma è questa la prima volta che espone una personale di carattere sacro ( si ricorda invece una partecipazione a una collettiva al convento Santa Maria di Bigorio- sala Capriasca nel 2001). Con Non mi dimentico del tempo che verrà, Bordoli ci trascina in un cammino doloroso e suggestivo, in rivisitazione della vita di Gesù come ancora non avevamo affrontato in precedenza ( nel 2004 ci concentrammo sugli episodi della via crucis). Ad arricchire il quarto catalogo della collana espressioni ci sono i contributi del pro- rettore della FTL professor Azzolino Chiappini, del docente di Lettere e Filosofia, di Scienze umane e storia Angelo Franco Aschei, del professore di estetica Roberto Diodato (che ci aveva già dato un solido contributo in occasione del primo catalogo, chiaro e limpido di Mauro Valsangiacomo) e del poeta e giornalista Lorenzo Morandotti. in questa mostra la facoltà intende far conoscere un artista di area lombarda e offrire a studenti e visitatori un momento di ammirazione e riflessione.
Introduzione di Salvatore Bellopede, curatore del progetto